Il Covid-19 ha stravolto l’esistenza di tanti individui. Moltissimi costretti al ricovero in ospedale a causa di questo virus hanno dovuto affrontare la malattia lontano dalle famiglie, dagli affetti più cari.

Ad Acquaviva delle Fonti è nato in pochi giorni il primo Ospedale Covid della provincia di Bari. L’Ente Ecclesiastico Ospedale “Francesco Miulli” ha dedicato un intero settore per la presa in carico dei pazienti colpiti da Covid-19 nell’Area metropolitana barese e non solo. Il Miulli ha dunque risposto con senso di responsabilità e abnegazione cristiana alla emergenza.

L’Ospedale è stato testimone di tante storie. La notte del 20 marzo veniva ricoverato un uomo di 56 anni con una insufficienza respiratoria severa, che giungeva da Bergamo con una barella ad alto biocontenimento,. A distanza di qualche settimana, la notizia della sua guarigione grazie alla competenza e alla professionalità degli operatori sanitari del Miulli.

Tante le vite salvate . . . Tanti i racconti, non solo quelle dei pazienti, ma anche degli operatori sanitari.

Il governatore del nosocomio, l’arcivescovo mons. Giovanni Ricchiuti vescovo della Diocesi di Altamura Gravina Acquaviva delle Fonti, visitando il settore Covid è stato testimone di numerose storie. Ricchiuti ha portato uno speciale conforto ai ricoverati, ha raccolto le paure e le emozioni di coloro che soffrivano per la malattia, ma anche per la lontananza dai propri cari, soprattutto gli anziani, i soggetti più fragili in questa pandemia.

Tanta la solidarietà espressa anche agli operatori sanitari, tanti gli omaggi di riconoscenza ricevuti dal territorio.