Voleva essere una festa e festa è stata. Venerdì 18 settembre, nel tardo pomeriggio, quasi duecento bambini e ragazzi (dei 332 giovani scrittori in erba) che hanno partecipato a “Racconto che ho vissuto… Covid 19”, concorso indetto dalla Vita del popolo e dall’Ufficio diocesano per l’insegnamento della religione cattolica (Irc), si sono ritrovati al Parco degli Alberi Parlanti, in villa Margherita a Treviso, per conoscere in diretta i nomi dei vincitori. Molti anche gli insegnanti di religione che hanno diffuso il concorso tra i propri alunni e hanno voluto condividere fino in fondo con i loro studenti questa emozione.

Ad attendere i partecipanti, tutte le procedure di sicurezza (misurazione della febbre e sanificazione della mani) per entrare nell’Arena Covidfree, predisposta negli altri giorni dal Gruppo Alcuni per gli spettacoli teatrali e gentilmente concessa in questa occasione agli organizzatori del concorso.

A tutti i presenti è stato consegnato l’attestato di partecipazione (verrà inviato a chi non è potuto intervenire) e uno zainetto con il logo della Vita del popolo e dentro snack e bevande, omaggio degli sponsor.

Con una compostezza e una tranquillità nel seguire le norme che hanno meravigliato tutti gli adulti presenti, i ragazzi si sono accomodati, a distanza di sicurezza, accolti da un breve sketch di benvenuto da parte di Francesco e Sergio Manfio, ideatori di Gruppo Alcuni e padroni di casa. Il benvenuto e i ringraziamenti sono giunti, poi, dagli organizzatori, dal direttore della Vita del popolo, mons. Lucio Bonomo, dal direttore dell’Irc, Roberto Baruzzo, e dalla presidente di giuria Maria Rita Ventura, dirigente scolastica del liceo Canova di Treviso.

Applausi per i vincitori e i finalisti di ogni classe, ma l’applauso più grande è stato indirizzato a tutti questi ragazzi che hanno voluto condividere questa esperienza della pandemia, le loro scoperte e le loro emozioni, belle e brutte.

In questo inserto riportiamo i cinque testi vincitori con le foto della premiazione da parte della giuria. I testi sono stati letti durante la serata da Francesca Barzi, insegnante e componente della giuria.

Ai vincitori è stato consegnato un Ipad (che sia stato anche questo premio a invogliare alla partecipazione…?) e il volume che raccoglie tutti i racconti e che può essere richiesto da partecipanti e insegnanti (vedi articolo a sinistra). Il saluto finale è stato un “arrivederci”, magari per un altro concorso che non sia, però, legato a nuove emergenze sanitarie!

di Lucia Gottardello