Ogni giorno accanto ai più deboli

Nell’emergenza COVID-19 Casa della Misericordia e l’Osservatorio Povertà e Risorse si confermano un punto di riferimento per la testimonianza della Carità.

In pochissimi giorni la vita di tutti quanti è stata ribaltata, e a subirne le conseguenze sono sempre le fasce più deboli. La mancanza di cibo e di soldi nelle case degli italiani sta diventando una piaga sempre più profonda. Da noi, qui al Sud, nei Paesi della nostra Diocesi la situazione è allarmante, perché sappiamo bene che povertà e lavoro a nero sono molto diffusi. I dati generali di Caritas Italiana riportano un significativo aumento delle richieste di aiuti alimentari dal 20% al 50%. La Cei ha messo a disposizione 10 milioni di euro. Di questi, 2 milioni sono stati utilizzati dalle 218 Caritas diocesane per interventi di prima emergenza.

Nello specifico, dal diffondersi della crisi epidemica, nella Caritas diocesana di Castellaneta è più che  triplicato il numero di persone che richiede aiuti primari e, allo stesso tempo, si sta diffonde un forte senso di solidarietà. Grazie ai dati raccolti dall’OPR di Castellaneta possiamo notare come è cambiato il modo di aiutare chi è nel bisogno: innanzitutto sono triplicati i pasti preparati da Casa della Misericordia, raddoppiati i nuclei familiari che ricevono beni di prima necessità, attivati diversi numeri telefonici attivi dalla mattina alla sera per dare la possibilità a tutti di ricevere un supporto sia morale che materiale; tanti sono i nuovi utenti, fragili lavoratori, disoccupati, pensionati soli, donne con minori che in assenza di lavoro e di isolamento non possono contare sugli aiuti dei familiari. Altro fronte d’impegno è stato quello di fornire dispositivi di protezione, come le mascherine cucite da tante volontarie e distribuite agli indigenti insieme a disinfettante

I DATI DI CASA DELLA MISERICORDIA

E’ interessante comprendere, come accanto al problema sanitario, il grosso problema della povertà stia prendendo il sopravvento. Si stanno cercando di vincere sentimenti di disagio nel chiedere un aiuto, si stanno adoperando molti volontari delle parrocchie nel segnalare le famiglie in stato di necessità, si sta creando una grande rete di solidarietà. Tante infatti le donazioni e gli aiuti.

A questi dati si aggiunge il dato economico; dall’inizio dell’emergenza sono stati già spesi oltre 10.000 euro per interventi di prima necessità e per il sostegno indiretto al reddito. L’impatto economico che verrà nei prossimi tempi sarà più intenso e per questo saranno importanti gli aiuti che già molti privati hanno elargito. Inoltre la Conferenza Episcopale Italiana ha predisposto uno stanziamento di 200 milioni di euro, dai fondi 8×1000, per contribuire a far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociali provocate dal Covid-19: un ulteriore aiuto straordinario della Chiesa italiana per sostenere persone e famiglie in situazioni di povertà o di necessità, enti e associazioni che operano per il superamento dell’emergenza provocata dalla pandemia.

Chi stiamo aiutando?

di Rosa Miola