Ogni giorno, alle 12.00 i rintocchi delle campane della Chiesa Madre e le dolci note dell’inno “Evviva pi sempri Maria di li Mraculi ” riecheggiavano nell’aria e rincuoravano i fedeli che aprivano i balconi e si affacciavano. Il saluto del parroco che dal santuario tramite altoparlante, via radio 3M e attraverso la televisione invitava a pregare l’Angelus. Eravamo, sì, chiusi in casa, distanti, ma in quel momento in profonda comunione, col cuore rivolto, insieme al sacerdote, alla Madonna dei Miracoli. Le persone intervistate raccontano la forza di quel momento che serviva ad affrontare la giornata.