«La scuola pubblica costa molto di più allo Stato»

«Vogliamo evitare che la nostra offerta formativa sia rivolta solo ai benestanti», è il forte appello di Donato Petti, docente, già visitatore provinciale e nazionale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, per il diritto di tutte le famiglie alla possibilità di libera scelta della scuola per i propri figli. Il messaggio è stato lanciato in un incontro con la stampa a margine del primo convegno nazionale dei coordinatori didattici lasalliani e dei direttori delle istituzioni, religiosi e laici, che ha affrontato i maggiori temi di attualità nel campo dell’educazione e istruzione in Italia. Petti ha ribadito la richiesta, già avanzata al ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini, di istituire un «buono scuola» per gli istituti non statali.

«Non si tratta di dare più soldi – ha spiegato – ma di distribuire le risorse previste dalla Finanziaria anche alle scuole paritarie. Non chiediamo un contributo né vogliamo favori, ma il rispetto dell’articolo 30 della Costituzione».

Ha inoltre sciorinato dati precisi e significativi:

«Ogni alunno di scuola paritaria allo Stato costa meno di 500 euro per anno di studio, quello di una scuola pubblica arriva a 6.000. Se gli allievi delle paritarie dovessero confluire nelle scuole pubbliche, per il governo sarebbe il tracollo…».