Doppia coda all’ingresso dell’Emporio della solidarietà della Caritas nel cortile di piazza Vineis, un servizio che con l’avvento dell’emergenza Covid ha dovuto rivedere radicalmente la sua organizzazione. Dopo qualche giorno di sospensione all’inizio di marzo, all’indomani del lockdown, il direttore Caritas don Beppe Dalmasso ha sollecitato i volontari ed il referente Spirito Gallo a riaprire la distribuzione di alimenti, per non lasciare sole le persone in difficoltà, e in un primo tempo i generi di prima necessità sono stati consegnati anche a domicilio dai “corrieri della solidarietà”.
Le giornate e gli orari di apertura dell’Emporio sono rimasti gli stessi: il lunedì pomeriggio dalle 15 alle 18 e il venerdì mattina dalle 9 alle 12, ma per ragioni di spazio e di distanziamento le persone bisognose di aiuti alimentari non possono più girare tra gli scaffali per scegliere gli alimenti di cui hanno bisogno: si fermano sulla porta per ritirare la borsa di cibo e prodotti per l’igiene e la pulizia. «Nel periodo di emergenza è stato sospeso l’uso della tessera personale o famigliare che veniva rilasciata su indicazione del Centro di ascolto e arrivati alla cassa, consentiva di “pagare” con i punti. – spiega il referente dell’Emporio Spirito Gallo – Inizialmente gli alimenti sono stati distribuiti, senza chiedere nulla, a tutti coloro che si presentavano, anche più di una volta la settimana». Gli effetti del Covid si sono fatti sentire ed il numero di persone che varcano il portone di piazza Vineis è cresciuto fino a 80-90 accessi per ogni giornata di apertura e per ridurre i tempi di attesa e consentire il distanziamento è stato attivato un secondo punto di distribuzione dei prodotti. Ad entrambi si accede dopo la misurazione della temperatura all’ingresso dove viene distribuito a ciascuno un numero progressivo in ordine d’arrivo.
Sempre per velocizzare la distribuzione e garantire il rispetto del distanziamento, visto il notevole aumento di persone che affluivano al servizio, all’inizio i volontari preparavano in anticipo le borse con una serie di alimenti standard, uguali per tutti, aggiungendone altri a seconda delle necessità, mentre In seguito si è tornati alla spesa “personalizzata” in base alle esigenze di chi si presenta.
Da qualche settimana i volontari sono tornati anche a compilare all’ingresso una scheda personale dove vengono annotati sommariamente i prodotti ritirati nelle giornate di apertura dell’Emporio, per evitare che gli aiuti vadano sempre alle stesse persone e non ci siano abbastanza prodotti essenziali per tutti. Anche se il referente Spirito Gallo ha fatto proprio il motto di Giovanni XXIII, “preferisco essere ingannato nove volte piuttosto che non dare una volta a chi ne ha veramente bisogno”. L’affluenza settimanale all’Emporio si aggira su 225 famiglie che rappresentano circa 700 bocche da sfamare. Il referente Spirito Gallo spiega che sono in aumento gli italiani e rappresentano il 30% circa di coloro che si rivolgono all’Emporio.
L’aumento di richieste, abbinato alla riduzione dei prodotti provenienti dal Banco Alimentare (che è il fornitore principale dell’Emporio della solidarietà e i cui prodotti costituivano fino a marzo il 50-60% degli alimenti distribuiti, sceso oggi al 40%) ha costretto i volontari a “fare la spesa al supermercato”:
“Da gennaio ad oggi abbiamo speso circa 14 mila euro per rifornire l’Emporio dei prodotti essenziali che mancano, come l’olio d’oliva o le uova (6 uova costano come una scatola di tonno, ma nutrono più persone), o che il Banco alimentare non fornisce, la carta igienica ed i detersivi ad esempio”.
In vista della stagione invernale, per evitare le code al freddo e consentire alle persone di accedere ai locali per rifornirsi, nei giorni scorsi è stata predisposta una seconda cassa a punti con l’obiettivo di tornare, tra dicembre e gennaio, all’organizzazione originaria dell’Emporio.
L’Emporio della solidarietà è sempre alla ricerca di donazioni di beni alimentari e in denaro per sostenere l’attività di distribuzione: è possibile consegnare direttamente in piazza Vineis alimenti e beni di prima necessità nelle giornate di apertura (lunedì dalle 15 alle 18 e venerdì dalle 9 alle 12) oppure versare un contributo tramite bonifico all’associazione Avass, causale Emporio; IBAN IT18M062954677000001500943). Peer informazioni telefonare allo 0175/46719 oppure 329/9086123.