La vedova al tempio, sicuramente non avrà avuto il cuore corrotto dal denaro, poiché era davvero poco ciò che possedeva e proprio quel poco ha deciso di donarlo, anche a costo di rimanere senza nulla.

L’atteggiamento di questa donna è davvero unico, e quanto bene può fare all‘umanità dal cuore diviso questo esempio di umiltà, tanto da meritare la lode di Gesù. Purtroppo, la attuale situazione che ci troviamo unanimemente ad affrontare, segna l’incremento di un ulteriore aggravarsi tasso di povertà che si evidenzia nella nostra diocesi e soprattutto città di Siracusa. La Caritas diocesana in considerazione dell’emergenza Coronavirus si è trovata dinanzi alla necessità di reinventare il modo di fare ed essere Carità in favore degli ultimi, di vecchi e nuovi poveri. La priorità è stata quella di pensare attività e servizi alternativi in grado di assicurare una costante presenza e reperibilità nel territorio, mettendo a disposizione 4 linee telefoniche cellulari dedicate. L’istituzione di un modulo online (form) in grado di garantire i servizi essenziali alla popolazione in difficoltà è stato un secondo momento di attivazione dando luogo successivamente a molteplici iniziative finalizzate alla donazione/raccolta di beni materiali. Tanta la generosità di imprenditori, ristoranti, e gente che ha sostenuto economicamente la Caritas in aiuto di indigenti quintuplicati.

Ma proprio dai poveri, inaspettatamente è arrivata tantissima solidarietà, persone che possedevano soltanto il necessario per se stesse hanno generosamente dato il loro essenziale nelle mani del direttore della Caritas stessa: don Marco Tarascio, parroco della Parrocchia San Metodio, che nel corso di una conferenza stampa sabato mattina 9 maggio, ha illustrato i dati registrati mettendo al corrente i giornalisti sui beneficiari totali, il numero degli interventi effettuati, le derrate alimentari, i pasti somministrati e sull’evoluzione delle condizioni di povertà nel territorio, sul lavoro svolto da egli stesso con i suoi generosi collaboratori in questi due mesi di fase prima. In particolare abbiamo chiesto a don Marco la sua opinione sulle priorità per “la ripartenza”, perché dietro ogni statistica la Caritas, dalla trincea ha visto volti, famiglie, imprese e letto nei loro occhi ogni sentimento, dalla disperazione alla speranza:

La prima cosa che si fa in un pronto soccorso – ci risponde il direttore diocesano consapevole che ancora si vive la “fase 1” –  è cercare di risolvere l’emergenza di salute che si è creata nel corpo, cioè salvare la vita, una volta ottenuto ciò, è possibile intraprendere una terapia corretta che impedisca il ricrearsi del problema, ecco sta tutto qui, non sbagliare la terapia di ristabilimento per non fallire di nuovo. Creare una progettualità per affrontare il problema e non lasciare solo e indietro nessuno.

Augurandosi inoltre nuovi progetti sempre più inclusivi, don Marco il direttore ha tenuto ad evidenziare quanto sia rimasto favorevolmente colpito dalla sincera e discreta presenza delle donne al suo fianco, che avendo un cuore di madre, pensavano a riempire i sacchi spesa inserendo maggiormente ciò che serviva ai bambini nelle famiglie. E così moltissime le testimonianze positive e di umanità condivisa nella relazione della Caritas diocesana.

L’intero staff  della Caritas evidenzia infine, che a Siracusa  ha potuto realizzare tutto ciò grazie ai fondi dell‘8 per mille e Cei, come in tutta Italia. Un impegno dunque che non può prescindere dalla condivisione degli obiettivi di solidarietà con tutti i livelli di rappresentanza istituzionale e sociale, proprio perché, come dimostrano “i numeri” di seguito riportati, la sfida per il sostegno per i più piccoli e indifesi è appena iniziata:

  • I “numeri” della Caritas diocesana di Siracusa durante la “prima fase” (9 marzo / 4 maggio):

La Caritas diocesana di Siracusa, in considerazione degli importanti stravolgimenti di carattere sociale, economico, sanitario, relazionale e culturale generati dall’ emergenza Coronavirus, si è trovata dinanzi alla necessità di re- inventare, con resilienza e volontà, il modo di fare ed essere Carità in favore degli ultimi, delle fasce deboli, dei soggetti vulnerabili, dei vecchi e nuovi poveri: l’ esponenziale aumento del numero di famiglie e persone in condizione di bisogno e fragilità aggravate da questo evento epocale, ci ha indotto a profondere il massimo sforzo possibile per cercare di lenire il dolore di quotidiane ferite, acuite da uno scenario particolarmente complesso che pone molteplici interrogativi circa la situazione, sia presente che futura, di tutta la comunità.

A partire dal 9 Marzo, quindi, giorno in cui è entrato in vigore il più stringente Dpcm recante “misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’ emergenza epidemiologica da Covid-19 applicabile all’interno del territorio nazionale”, la priorità della Caritas diocesana è stata quella di pensare attività e servizi alternativi in grado di assicurare una costante presenza e reperibilità nel territorio, seppur in un’ ottica di chiusura al pubblico degli uffici e sportelli preposti (Centro d’ascolto diocesano, Sportello Lavoro, Sportello Immigrazione, Sportello Housing, Emporio della Solidarietà, Centro d’ascolto in carcere) vincolati dall’ ottemperanza al decreto ministeriale succitato: a tal proposito, sono state attivate 4 linee telefoniche cellulari dedicate, raggiungibili dal lunedì al venerdì secondo orari prestabiliti, attraverso cui gli operatori hanno garantito supporto per richieste legate a problematiche di vario genere e sostegno psicologico/relazionale.

Il secondo step intrapreso, in concomitanza del perdurare delle limitazioni inerenti alla mobilità umana (con l’evidente impossibilità di svolgere attività lavorativa) e dell’ impossibilità economica di moltissime famiglie a provvedere anche semplicemente al proprio sostentamento, è stato l’istituzione di un modulo online (form), veicolato principalmente grazie al sito www.caritassiracusa.com ed alla pagina Facebook Caritas diocesana Siracusa, mediante cui è stato possibile trasmettere delle richieste d’aiuto per bisogni specifici, con la finalità precisa di garantire i servizi essenziali alla popolazione in difficoltà: i beneficiari totali che hanno inoltrato le domande, prese in carico ed evase con uno o più interventi (pacco alimentare, farmaci, prodotti per l’igiene della persona e della casa, supporto telefonico) nel periodo di riferimento che va dall’11 al 21 Marzo, sono stati 3.308 (totale famiglie 827).

Contestualmente, è sorta la necessità di identificare una base operativa (sorta presso i locali della Parrocchia San Metodio – Piazza San Metodio n.1 Siracusa) e creare un coordinamento efficiente e stabile in grado di gestire le quotidiane attività di riferimento (acquisto, approvvigionamento, carico/scarico delle derrate alimentari, somministrazione/distribuzione di pasti, assemblaggio dei pacchi viveri e relativa consegna) svolte da vari organismi appartenenti alla Protezione Civile (Avca, Cisom,  Ross, Cesul), al mondo ecclesiale (in particolare diverse parrocchie della Diocesi) dell’associazionismo e sportivo (Associazione Padre Massimiliano Maria Kolbe Onlus – bracciooperativo della Caritas di Siracusa – Anps, Syrako Rugby, Comunità di San Martino di Tours), della ristorazione (Ristorante A Levante che giornalmente si occupa della preparazione di pasti per la Mensa storica di Ortigia – Via Nome di Gesù n.1) e dai Volontari Caritas, nucleo formato da ben 76 persone.

A partire dal 26 Marzo è stato “ri-modulato” il form per l’invio delle richieste d’aiuto così da agevolare, in fase di back-office, lo sviluppo delle liste delle domande: ad oggi i beneficiari di tale servizio sono stati 10.856, (per un totale di 2.714 famiglie) che, addizionati ai beneficiari degli interventi riconducibili al primo modulo, diventano 14.164 (per un totale di 3.541 famiglie); altresì, hanno avuto luogo molteplici iniziative finalizzate alla donazione/raccolta di beni materiali (ricordiamo “LA Spesa sospesa” insieme al Comune di Siracusa, la “Raccolta Alimentare per Bambini disagiati” in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Insieme”, “Se puoi, dona!” della Farmacia Tica, “Raccolta Benefica per Bambini disagiati” della Farmacia Favata, ancora in collaborazione con la Coop. Soc. “Insieme”) e di offerte in denaro (199, per un totale di € 34.910), che sono andate ad aggiungersi alle encomiabili donazioni provenienti da diverse realtà afferenti al mondo ecclesiale e del   terzo settore, nonché da aziende e tanti cittadini di grande spirito e buona volontà che, fin dai primi giorni, hanno mostrato vivo interesse nel dare un contributo importante in favore delle attività Caritas, con 119 donazioni di prodotti/beni materiali direttamente pervenute presso la sede operativa ubicata presso la Parrocchia San Metodio).

I dati più significativi, rispetto agli interventi effettuati ed ai destinatari degli stessi nella c.d. “fase 1”, ineriscono la distribuzione di quasi Kg. 100.000 di derrate alimentari (sotto-forma di pacchi viveri e di pasti), a 14.164 persone –

3.541 famiglie – nell’ambito della Diocesi di Siracusa: numeri impressionanti, se pensiamo che prima dell’emergenza Coronavirus le persone prese in carico da Caritas nell’ambito dei servizi dedicati erano 2.505 – 624 famiglie (con un allarmante incremento del +563%).

Per quel che riguarda, invece, gli interventi in senso generale, questi si attestano a circa 18.000, prevalentemente legati al soddisfacimento di esigenze alimentari e beni specifici (consegna pacchi viveri e somministrazione pasti, consegna prodotti per l’infanzia e per l’igiene), esigenze materiali (farmaci, bombole gas), per il sostegno abitativo (misura Housing First), per contributi al reddito, per ascolto/supporto telefonico e per orientamento a servizi. Il loro costo complessivo è stato di € 102.463,14 così ripartito specificamente:

Per Acquisto beni materiali specifici (generi alimentari, prodotti per l’igiene, effetti per l’infanzia): € 68.805,93 (67%)

– Per Farmaci: € 1.484,87 (1%)

  • Per Bombole Gas: € 557,4 (2%)
  • Per Contributi al reddito: € 232,89 (2%)
  • Per Pagamento utenze/bollette: € 873,06 (3%)
  • Per Sostegno abitativo: € 505,99 (25%)

Infine, ogni attività intrapresa è stata promossa attraverso i Social ufficiali Caritas diocesana Siracusa (pagina Facebook, profili Twitter ed Instagram) che, al contempo, sono diventati importanti canali di comunicazione ed interazione per migliaia di persone richiedenti informazioni circa i servizi e le iniziative di riferimento. La Pagina Facebook, durante le ultime 8 settimane, ha visto un elevato incremento del numero dei “mi piace” alla stessa, passando da 780 a 1792 (130%), mentre su Twitter si è passati da 318 a 473 (+48,7%), su Instagram da 212 a 398 (87,7%); inoltre, sono stati prodotti diversi servizi ed articoli dalla stampa locale che hanno ben evidenziato l’operato Caritas, mentre parte del materiale multimediale prodotto durante questo periodo (video, foto) è stato scelto da Caritas Italiana ed inserito nella campagna di raccolta nazionale “La Concretezza della Carità”, come esplicativo di ciò che le Caritas hanno realizzato e realizzano in Italia grazie ai contributi stanziati dalla CEI e dal Fondo 8xmille.

di Vincenzo Maria Rio